La forza ondulatoria della democrazia

Dallo scorso luglio, ossia dall’adozione del certificato verde o green pass, le piazze centinaia di piazze in Italia sono state animate da numerosissime proteste che hanno trovato spazio in centinaia di città dello stivale.

Due le piazze balzate alle cronache nazionali, Roma dove sabato 9 ottobre un corteo riunitosi per protestare contro la misura del certificato verde, guidato da esponenti dell’estrema destra, ha fatto irruzione dentro una delle sedi della Cgil cittadina e Trieste dove per una decina di giorni il porto e le piazze sono state oggetto di un presidio spazzato via degli idranti e dalle cariche delle forze dell’ordine.

Questi due eventi hanno reso evidente come le infiltrazioni sia per gli ennesimi episodi di cariche a freddo che per le infiltrazioni all’interno dei gruppi manifestanti. L’evidenza, ce ne fosse bisogno, è il filmato che ritrae un fedele servitore mentre scuotere un mezzo della polizia e poi con la stessa disinvoltura prende a pugni e ragazzo inerme fermato.

La ministro degli interni Lamorgese ha riferito al parlamento e durante l’informativa alla camera sui fatti di Roma ha letteralmente detto: ‘In realtà quell’operatore stava verificando anche la forza ondulatoria scaricata sul mezzo e che non riuscisse ad essere effettivamente concluso’.

Se questo aggiungiamo le parole del prefetto di Trieste che riguardo alle proteste della città alabardata si auspica che “Dobbiamo comprimere libertà di manifestare” e per renderla esecutiva “Firmerò ora un provvedimento in cui aggiungeremo piazza Unità d’Italia ai luoghi interdetti alle manifestazioni, almeno fino al 31 dicembre» “Nel bilanciamento degli interessi per me prevale il diritto alla salute sul diritto a manifestare” capiamo come non si possa davvero andare avanti così.

La rabbia monta sempre di più per questi professionisti della repressione e per il loro megafoni, novelli istituiti Lvce di queste menzogne di stato che vengono propagandate incessantemente.

La forza ondulatoria di questa democrazia malata terminale che oscilla tra la più feroce repressione e queste menzogne vergognose che in un paese normale sarebbero rispedite al mittente con altrettanta forza.

Pernice Nera

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