Archive for Gennaio, 2022

Riflessione sul certificato verde 2

lunedì, Gennaio 24th, 2022

Che il certificato verde sia un provvedimento che poco ha avuto e ha a che fare con la sicurezza sanitaria è un fatto che fin dalla sua introduzione abbiamo fortemente affermato.

Pensato e approvato lo scorso giugno dall’unione europea per “regolamentare” gli spostamenti delle persone tra i suoi stati aderenti e presentato in pompa magna dal suo presidente Sassoli che l’ha sponsorizzato come misura di tutela sanitaria, è stato fin da subito recepito, applicato dal governo a guida Draghi e fin dai primi mesi sempre più esteso.

Già in agosto lo abbiamo visto reso obbligatorio per l’accesso a ristoranti al chiuso, palestre, piscine, centri termali e altri luoghi dove poteva sussistere il rischio di assembramento, come cinema, teatri, sale da concerto, stadi o palazzetti sportivi, convegni e congresso.

Il 15 ottobre poi l’obbligo è stato ampliato pure per recarsi al lavoro. Il decreto del 21 settembre, decreto prassi di governo ormai divenuta abituale che bypassa completamente qualsiasi confronto con le parti sociali e qualsiasi dibattito parlamentare, in sintesi decide il presidente del consiglio e i suoi ministri, introduce l’obbligo di possesso ed esibizione del certificato verde per l’accesso ai luoghi di lavoro, inizialmente fino al 31 dicembre, pena la sospensione.

La svolta di questo lasciapassare è introdotta col decreto dello scorso 26 novembre scorso vigente dal 6 dicembre che amplia il concetto di certificato verde introducendo il super greenpass o g.p. rafforzato affermazione della volontà di rendere subdolamente obbligatoria l’inoculazione e che e ha reso necessaria un’ulteriore divisione sociale con regole diverse per vaccinati o guariti e i non vaccinati e che rispetto al primo è rilasciato solo alle persone sottoposte all’inoculazione o guarite.

Il Decreto del 23 dicembre, passato come decreto Natale 2 ha infine prorogato lo stato di emergenza al 31 marzo 2022, in barba pure alle norme costituzionali, il possesso del g.p. per accedere al luogo di lavoro e ha introdotto ulteriori strette per il periodo natalizio.

Sempre col metodo del decreto-legge dal 20 gennaio e nei prossimi giorni il lasciapassare sarà obbligatorio fino al 31 marzo anche per l’accesso ai locali di servizi alla persona, quali parrucchieri e estetisti, agli istituiti di credito e alle poste e ai pubblici uffici e sarà obbligatorio per accedere alle tabaccherie, alle poste, e alle agenzie di collocamento e ai caf.

Ormai è evidente che la misura del certificato sia contraria a qualsiasi necessità medica o sanitaria e poco ha che fare con il contenimento di questa malattia, le evidenze sono numerosissime, pure i medici “amici” di governo ne stanno denunciando l’inutilità e perfino Amnesty si è espressa a riguardo; in merito citiamo solo dall’obbligo di affiancare un tampone negativo al certificato per potere accedere a certi luoghi.

Le menzogne di stato, colpose e sempre più dolose, dalla tachipirina e vigile attesa alla frase: “Non ti vaccini, ti ammali e muori e fai morire” fino a quelle che riguardano questa misura stanno mostrando come si stia profilando all’orizzonte un sistema di controllo sociale che se inizialmente era verticistico e centralizzato col susseguirsi delle norme contenute in questi decreti sta scivolando via via nel peggior sistema di verifica e delazione dei più noti regimi che la storia ricorda.

Il certificato verde è l’ennesimo strumento di ricatto ed è una pratica estorsiva, se non l’hai non lavori, non accedi ai luoghi di cultura e di socialità, che troppo spesso vediamo utilizzata anche dal padronato italiano, sono decine le segnalazioni che in questi mesi sono state raccontate.

Si cominciano a leggere di gruppi di studenti volontari, novelle guardie rosse della rivoluzione, pronti al controllo del certificato e al deferimento all’autorità dei rei possessori o non di un certificato non valido.

La pandemia passerà ma il desiderio di controllo no, si prospettano tempi bui tempi in cui solo la nostra ferma opposizione a queste leggi liberticide e antiscientifiche potrà scongiurare.

Valsabbin* Refrattar*

Cronologia pandemica vol.III

giovedì, Gennaio 20th, 2022

INVERNO 2021-2022

23 dicembre: stretta per le festività natalizie, stop di eventi anche all’aperto per capodanno e modifica della durata dei certificati verdi e dell’obbligo di somministrazione della quarta dose

Natale: il decreto del 23 dicembre provoca il caos e lunghissime code e assembramenti si creano fuori dalle farmacie.

29 dicembre: nuovo decreto che estende il super green pass anche ai mezzi di trasporto e ad altre attività per cui prime era sufficiente il solo green pass base

5 gennaio: il decreto Covid prevede un cronoprogramma di estensione dell’obbligo di certificato verde super per l’accesso ai locali di servizi alla persona, quali parrucchieri e estetisti, agli istituiti di credito e alle poste e ai pubblici uffici e sarà obbligatorio per accedere alle tabaccherie, alle poste, e alle agenzie di collocamento e ai caf. Il decreto introduce l’obbligo vaccinale per gli over 50 pena la comminazione di una sanzione amministrativa di 100€.

15 gennaio: Il Tar del Lazio si è pronunciato su un ricorso promosso da alcuni medici, che contestavano la validità della circolare del Ministero della Salute sulla Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-COV-2, nella parte in cui, nei primi giorni della malattia, prevede una mal intesa “vigilante attesa” e somministrazione di FANS e paracetamolo (principio attivo della Tachipirina) e in particolare nella parte in cui pone delle indicazioni “in negativo”, ossia sconsigliava ai medici di utilizzare determinati farmaci come l’idrossiclorochina.

20 gennaio: Il Consiglio di Stato ha sospeso con un decreto la sentenza del Tar del Lazio che annullava il protocollo ministeriale riguardo le cure domiciliari. Se ne riparlerà in Camera di consiglio il prossimo 3 febbraio. Dolosi dilettanti allo sbaraglio.