41 Bis e la “Bara Bianca”

Nel democratico ordinamento italiano ci sono, oltre a retaggi della dittatura fascista (vedi codice Rocco), una serie di attrezzi liberticidi, inizialmente pensati come provvisori ed emergenziali, ma che sono rimasti, accumulandosi e sovrapponendosi col passare del tempo. In barba ad ogni supposto principio etico.

I più cruenti sono l’ergastolo ostativo, l’ostatività e la 41 bis.

L’ergastolo dura tecnicamente massimo 30 anni. Esiste però l’ergastolo ostativo che diventa un fine pena mai. Esci da morto, nel terribile burocratese fine pena il 99/99/9999.

L’ostatività non si applica solo all’ergastolo ma anche a altre sentenze minori. Fondamentalmente anche per un reato banale, una condanna a breve termine, l’autorità può decidere discrezionalmente di non farti più accedere ad alcun “beneficio” penitenziario in barba ad ogni supposto diritto.

Nel carcere ostativo ci sono persone che per raggiungere l’Europa in barca si son trovate per sbaglio al timone (qualcuno doveva pur farlo) e sono state accusate di tratta e rinchiuse con l’ostativo e qualcuno addirittura al 41bis. Un abominio ingiustificabile.

Nell’ostatività generalmente vale il principio che bisogna dare informazioni e queste devono essere ritenute utili per uscire dal vortice. Se una persona, o perché non ne ha o perché non ne vuole dare (per non mettere qualcun altro al suo posto o in pericolo gli affetti) rischia di non uscire più.

Con l’infamia si può uscire. Sappiamo appunto che è fuori chi ha sciolto il famoso bambino nell’acido.

Il 41 bis invece è una manovra che sempre si basa sul principio ostativo: per interromperlo devi fare ammenda riconosciuta o una delazione utile. Questo inizia con 4 anni e ogni 2 viene valutato.

E’ pura ritorsione.

Si è sottoterra in una piccola stanza senza più informazioni dal mondo esterno, ne tue notizie usciranno più, tutto è al minimo e fatto per opprimere.

Se l’avvocato trasmette informazioni su di lui in pubblico è radiato dall’albo. Si vive in una stanza angusta, non si può leggere quel che vuole e non si può comunicare con nessuno. Si ha un ora d’aria in un buco profondo 7 metri, con una rete che copre il cielo.

Viene impedito il suicidio, ed essendo costantemente controllati, i rinchiusi sono privati di ogni strumento per tentarlo. La luce del sole non la vedono più e il senso del passare del tempo si perde. Si è come chiusi in una bara aspettando la morte.

Da chi l’ha conosciuto appunto si mostra chiara l’ipocrisia di questo trattamento, che è peggiore della pena di morte.

Chi ha sparato sulla folla a Macerata, tra non molto uscirà e mai gli è stato applicato il 41bis. Questo perché comunque se l’è presa coi più deboli e non ha minacciato le istituzioni.

Alfredo Cospito invece ha sparato nelle gambe a un delegato di una società che, nonostante il disastro di Fukushima, fa lobbying per tornare al nucleare.

A lui nessuna pietà, un eretico che non segue le gerarchie imposte, tramite un processo “farsa” gli hanno attribuito un’altra azione, un petardo che senza fare male a nessuno, è stato messo, contro una scuola di carabinieri.

Lui rivendica i suoi atti, e questa oltre all’assenza di prove non l’ha mai rivendicata. Ma è stato comunque condannato su pressione della D.N.A.A.*. Chi difenderà mai pubblicamente un simile eretico?

15 anni per il primo processo e poi ergastolo, forse fine pena mai. Ed ora visto che nel carcere speciale, comunque, esprimeva il suo pensiero, un pensiero comunque integro, hanno deciso di azzittirlo spedendolo alla 41bis.

A lui è rimasto solo il suo corpo per portare avanti una lotta, ed ora è in sciopero della fame contro questa barbarità. Deciso ad arrivare fino alla fine.

Che la libertà torni ad essere un faro e che giustizialismo e legalitarismo smettano di traghettare la società verso antri sempre più bui.

41 bis è TORTURA

 

*La D.N.A.A. è una specie di super polizia dal giudizio sacro. Chi ci finisce nel mirino ha poche possibilità. Bastano piccoli reati o amicizie “sbagliate” per essere accusarti di collusione con relativa ostatività. Il suo giudizio influenza i processi.

È stata pensata per contrastare la mafia, ma poi estesa a qualsiasi cosa possa essere suppostamente ritenuta una minaccia allo stato. Per capire quanto è pulita questa organizzazione basta capire chi l’ha istituita: Andreotti.

 

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